You Khanga è un progetto fashion, giovane, colorato, etico, che mescola lo stile tipicamente africano con quello italiano.
La fantasia e l’esplosione di colori del khanga, tradizionale rettangolo di cotone, che in Africa equatoriale viene adoperato per molteplici usi (marsupio per bambini, copricapo, abito) e sul quale sono scritte frasi e indovinelli in lingua swahili, incontra l’eccellenza della tradizione calzaturiera italiana.
Il khanga diventa l’elemento principale nella lavorazione di scarpe e di accessori dal gusto inimitabile, unico, perché ogni pezzo You Khanga non può mai essere uguale all’altro, pur se simile.
“… la natura afro-artigianale dei khanga e la meticolosità della confezione italiana rende veramente remote le repliche. Potranno esserci modelli simili, ma non uguali. L’unicità per noi è un marchio di fabbrica, e le piccole imprecisioni della stampa si trasformano in personalità” affermano Veruscha Rossi, creatrice e proprietaria del marchio e Benedetta Ceppi, creative-director, entrambe innamorate dell’Africa e del Kenya in particolare, e dunque prontissime a restituire al continente africano tutto l’affetto che hanno ricevuto nel tempo.
Eccola dunque la personalità di You Khanga, esaltata non soltanto dalla maestria di chi fabbrica scarpe ma anche e soprattutto dalla voglia di combinare moda e solidarietà.
Se le scarpe e gli accessori You Khanga, infatti, sono prodotti in Italia, e in particolare modo nelle Marche, il khanga utilizzato per le scarpe e perfino i sacchetti dentro i quali queste ultime vengono vendute, sono creati interamente in Kenya, e parte dei proventi vengono impiegati per il sostegno di progetti di beneficenza dedicati a donne e bambini kenioti.
In Kenya non esistono lavorazioni seriali e tutto è impreziosito dal carattere della singolarità, della irripetibilità della bellezza; una bellezza che non è solo quella prosaica del fashion system ma diventa trampolino di lancio per la solidarietà, quella vera, concreta che già, ad oggi, sostiene, l’orfanotrofio Asante Sana Roberto Children’s home di Mambrui.