Una cornice suggestiva, il Palazzo Trigona nella splendida Noto, ha ospitato dall’1 al 30 settembre 2016 la Mostra d’Arte Contemporanea Mostratì, a cura di Marla Lombardo, eclettica social media manager che definisce se stessa “uno spirito cosmopolita con un pedigree squisitamente siculo”.

Mostratì ha indagato sulla rilevanza del ritratto oggi, su quale possa essere il senso, anche filosofico, della rappresentazione del proprio “io”, grazie all’apporto creativo di sei artisti differenti tra loro.

Ecco dunque le donne della fotografa Monia Merlo, che percorrono la via della sofferenza fin quasi al martirio e sono al contempo negazione ed esibizione, perché è celando se stessi che ci si palesa; e l’artista belga Garjan Atwood, che reinterpreta in chiave fashion gli Arcani Maggiori dei Tarocchi; e Andrea Chisesi, che omaggia i grandi personaggi della storia effigiati sulle vecchie banconote della nostra Lira; poi Giuseppe Piccione che ritrae donne urbane e aggressive e Corrado Roccaro, creatore di sculture in ferro battuto, fluide e dinamiche.

Mostratì, come spiega Marla Lombardo, ha voluto, sin dall’inizio, proporsi non solo come una mostra d’arte contemporanea, bensì quale contenitore di incontri musicali, letterari, fotografici, per narrare la bellezza e la creatività nelle sue molteplici declinazioni, per fare “cultura” quella con la “C” maiuscola, nel territorio siciliano.

Perché, secondo la curatrice, la Cultura è ancora, e sempre di più, una necessità, che va resa fruibile affinché tutti possano goderne: “È non soltanto importante coltivare l’amore per la cultura, e per il Bello in particolare, ma di estrema vitalità. Fare Arte oggi è credere ostinatamente in un’idea fino a farla diventare un’ossessione che pervade ogni aspetto della vita.

Forse è sapersi mettere in gioco e avere l’umiltà di voler continuare.

Forse è saper leggere oltre le parole, i segni, i gesti, le tradizioni, i luoghi per cercare di tradurne i significati.

Forse è giocare con le paure e le inquietudini del presente per cercare di esorcizzarle.

Forse è un po’ tornare fanciulli con la consapevolezza propria degli adulti”.

Tanti i linguaggi, esplorati in Mostratì, molti i percorsi culturali che hanno animato anche un ciclo di incontri, a cadenza settimanale, presso la Sala Galiardi, con gli appuntamenti più disparati: concerti di musica classica e jazz, workshop di fashion photography, presentazioni di libri.

Mostratì è stata una sfida ed ogni artista coinvolto si è dimostrato all’altezza di questa chiamata all’Arte. Ognuno con il proprio linguaggio ed espressione artistica ha contribuito a rendere Mostratì un’esperienza unica ed un totale successo, sia in senso artistico che come contenuti” afferma la Lombardo.

Un bilancio più che positivo, dunque, quello che la curatrice trae alla fine del viaggio, culminato nella bellissima sfilata del talento Sergio Daricello, stilista palermitano di fama. (Pagina FacebookSito)

Al genio non serve riflettere, gli basta mostrarsi” dice Marla Lombardo, prendendo in prestito le parole di Giovanni Soriano proprio per commentare la scelta del finissage con la sfilata di Daricello, che con le sue spettacolari creazioni e le stampe ricercate, rende omaggio al barocco di cui la città di Noto è emblema per eccellenza.

In un mese Mostratì ha catalizzato ben 2.286 visitatori e ha ricevuto i complimenti di 32 paesi del mondo.

Un vero successo internazionale per Marla Lombardo, artista del “faber”, che ha reso questo evento un cammino formativo e multidisciplinare, scevro dai soliti cliché che sempre vengono affibbiati alle mostre d’arte contemporanea.

Io sono di quella (de)generazione di umani che crede in ciò che fa senza porsi né troppe domande né troppi limiti, ma semplicemente fa” dichiara Marla e non si può che darle ragione.