Un “aromatario”, antico speziale, colui che sa trarre essenze raffinate dallo studio appassionato degli aromi della natura.

È così che Giuseppe Imprezzabile definisce se stesso, esordendo nel mondo dei profumi nel 2012, col nome di “Meo Fusciuni” che altro non è che l’unione tra l’abbreviazione del nome di suo padre, Bartolomeo, e “fusciuni”, soprannome affibbiato a suo nonno che in dialetto siciliano, spiega Imprezzabile, descrive “il liquido che dal nulla sgorga, dalla pietra, dalla parete diluita dal tempo

Meo Fusciuni è un chimico ed erborista che nutre “una passione incredibile per tutto ciò che ha odore”.

Meo è anche un grande viaggiatore che scova essenze in ogni angolo di mondo e ne fa profumo da indossare, in grado di evocare sensazioni sopite e di unire tra loro culture apparentemente lontane, eppure così vicine nell’anima di chi le ha respirate.

Ecco dunque che, nel 2010, nasce la “Trilogia del viaggio”, composta da tre essenze diverse: il primo,“Rites de Passage”, evoca i colori, il profumo di spezie e la magia dei bazar di Istanbul, abbraccio tra Oriente e Occidente, meltin pot di culture, lingue e tradizioni; “Shukran”, è invece il Marocco, con il suo pregnante sentore di Tè con le foglie di menta a cui si aggiunge l’odore del tabacco; “Ciavuru d’amuri”, è la Sicilia, la dimensione del ricordo, dell’infanzia trascorsa nel luoghi familiari, in cui le note del gelsomino si fondono a quelle delle foglie di fico.

Per me creare è un’arte, è la mia vita, un modo per riproporre agli altri le mie emozioni e sensazioni, di modo che non ne nascano meramente dei profumi da indossare, ma siano un mezzo per identificare un’espressione artistica, che racchiude tutto ciò che sono, odore, immagine, suono, poesia” afferma Meo, poeta delle culture botaniche, in grado di raccontare con la sua vasta piramide olfattiva, una storia che è poi quella di chi sa percepire l’onda emotiva, individuare il particolare.

Nel 2012 comincia un nuovo ciclo olfattivo quello della “Poesia” con il profumo “Notturno” che Meo definisce “un lavoro incentrato sulla notte, sul tempo della poesia e della ricerca intima di sé”.

Cinque sono i poeti che Meo omaggia in “Notturno”: Hölderlin, Rilke, Celan, De La Cruz e Neruda.

Cinque sono dunque percorsi olfattivi: il rhum, che riscalda le notti insonni del poeta; l’inchiostro della penna che diventa nota di cuore; il cuoio della pelle dei vecchi diari su cui il poeta annota la vita; infine il cedro, la betulla, l’ambra, il muschio e l’incenso, che fanno la nota di fondo, quella corposa dei boschi. Frammenti neri di tormalina, la pietra che protegge dalle energie negative, completano la gamma delle note, in un percorso che pone l’accento sulla ricerca di se stessi.

Arrivano poi: “Luce”, al sandalo, patchouli, tabacco e molto altro, costruzione di purezza, promessa di un nuovo inizio; “Narcotico”, che apre il ciclo della “Mistica”, con incenso, oud e benzoino, essenza che segna l’incontro con la dimensione della sacralità; “Odor 93”, secondo profumo del ciclo della “Mistica”, viaggio onirico, pozione magica alla betulla, in cui si mischiano favola, antichi miti, passato e futuro, partenza e approdo.

Il viaggio odoroso di Meo Fusciuni è un tutt’uno con l’ispirazione poetica, è linguaggio universale che narra esperienze di vita, atmosfere, luoghi ancestrali della memoria a cui sono legati innumerevoli profumi, attraverso i quali è possibile ritrovare la parte più recondita del proprio Io.