Questa estate ho deciso di dedicarmi a delle letture un po’ più impegnative ma che tuttavia assecondassero la vena curiosa che è in me. Quando ho letto “La dieta alcalina for Dummies” di J. Wilkinson, mi sono interrogato: “sarà una ulteriore moda dimagrante?”.

Certo è che il termine “alcalino” fino ad allora lo avevo associato alle batterie del mio orologio a muro! Invece una volta cominciato a leggerlo, ha cominciato ad aprire davanti a me scenari parzialmente sconosciuti. Parzialmente perché, da buon vegano, già alcune informazioni le avevo fatte “mie”.

Ma cosa si intende per dieta alcalina?

Prima di parlarne, bisogna fare un passo indietro per spiegare cosa è il pH, ossia una scala di misura dell’acidità o della alcalinità di una soluzione acquosa (il pH si dice neutro se è pari a 7, acido se è tra 0 e 6,99, basico o alcalino se è tra 7,01 e 14).

Il corpo umano è concepito per essere leggermente alcalino, con un pH di poco superiore a 7, ma funziona ancora meglio se è ancora più alcalino.

Ognuno di noi dovrebbe avere un pH bilanciato, alimentandosi equilibratamente tra cibi acidi e alcalini, per evitare di affaticare il nostro organismo e per mantenerlo quindi in salute. Come? Assumendo alimenti che aiutano l’organismo a funzionare al meglio in modo naturale.

Perché il nostro corpo dovrebbe avere un pH leggermente alcalino?

Perché se la nostra alimentazione è caratterizzata in particolar modo da alimenti acidi, il corpo, per portarsi in uno stato di equilibrio, sarà costretto a neutralizzarli con i minerali provenienti dalle nostre ossa.

In realtà seguire una dieta alcalina è meno difficile di quanto possa sembrare.
Bisogna conoscere quali sono gli alimenti che tendenzialmente acidificano (con i loro residui durante la digestione) il nostro corpo ed evitarli e utilizzare invece quelli che lo alcalinizzano.

Non starò qui a tediarvi con un elenco di alimenti da evitare o meno (a meno che non me lo chiediate), ma non posso certo esimermi dal darvi qualche suggerimento.

DA EVITARE:

Gli alcolici e i super alcolici, il caffè (la caffeina è un forte acidificante – meglio un caffè decaffeinato), il fumo e il tabacco, la vita sedentaria, gli stupefacenti; mettetevi in cucina e preparate cibi con ingredienti freschi (i cibi pronti sono pieni spesso di agenti chimici acidificanti, acidi grassi, colesterolo e tante calorie e sodio); evitate la carne, in particolare quella rossa, i cibi fritti e grassi, i latticini, il pane lievitato, i prodotti a base di grano e, dulcis in fundo, gli snack e le bevande zuccherate.

GLI ALIMENTI ALCALINI

Prediligete la frutta fresca (non essiccata o edulcorata) e la verdura: esse contengono vitamine, fibre e minerali alcalinizzanti; ma anche germogli, mandorle, lenticchie, tofu e prodotti a base di soia.

Vi sembrerà assurdo ma anche una eccessiva attività fisica influisce nel rendere più acido il nostro corpo, quindi, come dicevano gli antichi romani “est modus in rebus”.
Se questo articolo sulla dieta alcalina vi ha incuriosito, vi do un consiglio: non affidatevi a ricerche via internet, spesso viziate dalla vendita di prodotti specifici, spesso “specchietto per le allodole” per chi vuole risultati presto e subito; andate presso una buona libreria e cercate il libro che fa per voi. Un buon libro ha sempre almeno un autore ed una casa editrice che ci mette la faccia, i siti internet spesso no.