Il mago delle scarpe: questo è Jimmy Choo, designer malesiano, classe 1962, che ha conquistato, nel giro di pochissimi anni, il favore di tutte le donne del mondo.
Sdoganato definitivamente dalla sexy Carrie Bradshaw (alias Sarah Jessica Parker) della serie statunitense Sex and the city, che amava collezionare le sue calzature e lo citava quasi in ogni puntata della famosissima fiction, Choo, la cui storia comincia in Malesia, in una famiglia di calzolai, dopo la laurea al Cordwainers Technical College di Londra, apre, nel 1986, il suo primo laboratorio ad Hackney, nell’ East-End della capitale inglese.
Choo desidera farsi conoscere e ci riesce proponendo a Vogue UK di utilizzare gratuitamente le sue creazioni in cambio di promozione sulla testata.
Il dado è tratto, il genio è ormai uscito allo scoperto e in breve sono in tanti ad accorgersene.
Da Tamara Mellon, giornalista di moda che lo affianca nella comproprietà della griffe ed espande il suo nome a livello internazionale, a Lady Diana, estimatrice e ben presto, amica, dello stilista, la “musa” come lui la definisce sin da subito.
Choo è un esteta, amante dei particolari, della perfezione stilistica, delle pelli pregiate, esotiche, delle piume, dei cristalli e delle pietre preziose che ornano le sue calzature super femminili, di cui le celebrities vanno pazze.
Jimmy Choo è un artigiano, ha un background da vero “calzolaio”, sa interpretare i gusti e forgiare scarpe che sono non solo meravigliose, ma comode ed eccellenti nella manifattura.
I sandali Fey, sinuosi e importanti al contempo, con splendidi inserti dorati, le open toe Faxon, in delicata nappa bianca e le Icons zebrate, il cui morbido laccetto avvolge sensualmente la caviglia, e sulla cui punta campeggia un passionale fiore rosso.
Impossibile non citare l’interpretazione personale della scarpa di Cenerentola, tempestata di cristalli che fa subito favola!
Oggi Jimmy Choo non è solo calzature bensì anche profumi, occhiali, borse e accessori e possiede negozi sparsi in tutto il pianeta.
Un impero che non conosce crisi, che ha fatto del lusso il proprio marchio di fabbrica e ha saputo traghettarsi verso l’Olimpo dal fashion system grazie al fascino, al glamour, alle creazioni iconiche che sono e resteranno per sempre dei “must have”.