In una delle cornici più suggestive d’Italia, San Gimignano (Si), dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità, in Piazza della Cisterna c’è la gelateria Dondoli, che dal 1992 è entrata ormai di diritto tra le attrazioni più visitate della città.
Sergio Dondoli, il proprietario di questa magnifica gelateria, dopo anni di esperienza nel settore gastronomico, decide nel 1992, appunto, di voler “fare il gelato” e così, dopo aver lavorare all’estero, ritorna nella sua Toscana e si mette alla prova.
Dondoli diventa un maestro sopraffino nell’arte della sperimentazione, mixando gusti con sapienza ed eccentricità, sempre con un occhio rivolto alla grande tradizione che affonda le proprie radici nelle rinomate cucine rinascimentali.
Nella gelateria Dondoli scopri gelati che non t’aspetti, come la famosa Crema di Santa Fina, esaltante abbraccio tra i pinoli e il pregiatissimo zafferano autoctono, lo Champelmo, crema di pompelmo rosa e spumante, la Curva Fiesole, con ricotta e mirtilli, il Sorbetto di Vernaccia, col vino di dantesca memoria, o il Gorgonzola e noci, con formaggio Caprino e noci di Sorrento, solo per citarne alcuni.
Oltre ad aver vinto numerosi premi di categoria, Dondoli si aggiudica per ben due volte, nel 2006/2007 e nel 2008/2009, il titolo mondiale “Gelato World Champion”; inoltre, la famosa guida di viaggi “Lonely Planet” definisce la gelateria il “secondo miglior luogo gourmet al mondo”.
Tutte le più rinomate personalità hanno assaggiato il gelato di Dondoli, da Tony Blair a Tiziano Terzani, Enzo Biagi, Franco Zeffirelli e numerosi altri.
In occasione della visita in Toscana della ex first lady, Michelle Obama, Sergio Dondoli per omaggiarla e presentare al contempo le specialità del luogo, crea un gusto appositamente per lei che chiama semplicemente “Michelle”, con zafferano, miele, scorze di arance amare e mandorle pizzute, un dolce che ben descrive, secondo il maestro gelatiere, la personalità versatile della signora Obama.
Sergio Dondoli è un artigiano del gelato, un creatore di bellezza che ama trattare i prodotti tipici del territorio, innovando con entusiasmo e tanto studio.
“Prima di tutto, si dovrebbe affrontare questo mestiere con passione e curiosità, e poi è fondamentale investire in conoscenze tecniche. Ciò significa frequentare corsi di formazione, corsi di aggiornamento, leggere e studiare libri e riviste di settore. Quando si sarà raggiunto un buon livello di professionalità, allora si inizierà a raccogliere quello che si è seminato” afferma il maestro Dondoli e visto l’enorme successo si può affermare senza dubbio che il raccolto sia davvero tutto meritato!