Con l’età, si sa, il viso cambia, risente della forza di gravità, comincia a perdere tono e presto appare una maschera di stanchezza che incupisce i lineamenti.
Oggi, però, è possibile correre ai ripari e affidarsi alla medicina estetica che, con i suoi fillers avanzati, ci aiuta a ridisegnare i contorni del viso, donandoci nuovamente un aspetto giovanile e fresco.
I fillers agiscono sui diversi segni del tempo, lavorando su quelli che vengono definiti “cedimenti strutturali” i quali interessano maggiormente le guance e il contorno mandibolare, contribuendo, con successo, a ridisegnare l’ovale e a rimpolpare i volumi, che con il trascorrere degli anni tendono a sgonfiarsi.
Il viso infatti, a causa del naturale invecchiamento e degli agenti atmosferici, subisce una vera e propria atrofia di alcuni suoi componenti adiposi che i fillers vanno a riempire, risollevando i tessuti e riposizionando gli antichi volumi, restituendo al volto la tipica forma a V della gioventù.
I fillers agiscono sui diversi livelli del derma, ridefinendolo in profondità e in superficie contemporaneamente, correggendo piccole e grandi rughe, stimolando la produzione di collagene, proteina che il nostro corpo produce spontaneamente ma che intorno ai 35 anni inizia a scemare, sottraendo compattezza alla pelle.
Il trattamento non comporta particolari fastidi anche se la sensibilità al dolore è personale.
Oggi molti fillers prevedono la presenza di anestetici locali che rendono le micro punture completamente indolori nelle aree più delicate.
Non esistono particolari controindicazioni anche se è ovviamente necessario affidarsi a medici esperti, ai quali esporre l’eventuale assunzione di farmaci (come ad esempio l’aspirina, data la possibilità di lieve sanguinamento) e la presenza di particolari allergie.
L’effetto ringiovanente del filler è immediato e dura circa un anno, tempo durante il quale viene gradualmente e naturalmente assorbito dal corpo.
Dopo il trattamento si possono riprendere le proprie attività abituali; le aree interessate possono presentare dei piccoli arrossamenti ed è probabile che nei giorni seguenti si formino delle lievi ecchimosi che però in breve scompaiono.