Pino Cuttaia de “La Madia” di Licata, Ciccio Sultano de “Il Duomo” a Ragusa, Vincenzo Candiano di “Locanda Don Serafino” a Ragusa e Massimo Mantarro del “Principe Cerami” di Taormina: ecco gli chef stellati siciliani ai quali la Guida Michelin 2018, presentata lo scorso 16 novembre presso il Teatro Regio di Parma, riconferma ben due stelle.
Una stella è stata riconfermata anche agli altri dieci ristoranti siciliani, quali il “Coria” di Caltagirone, lo “Shalai” di Linguaglossa, il “Cappero” a Vulcano, la “Capinera” di Taormina, “I Pupi” di Bagheria, “Il Bavaglino” a Terrasini, l’“Accursio” a Modica, “La Fenice” di Ragusa, il “Signum” a Salina e il “Bye Bye Blues” di Palermo.
Sono ben 14, dunque, i ristoranti siciliani, e in maniera particolare quelli della provincia di Ragusa, che conquistano un posto di prim’ordine nel firmamento della ristorazione italiana.
La Sicilia si riconferma non solo terra di storia, cultura e arte ma anche luogo di enorme vivacità gastronomica, crocevia di sapori e odori che fanno di questa regione una delle più acclamate in Italia e nel mondo.
Un’incoronazione, quella della nuova Guida Michelin 2018, la quale sottolinea l’importanza del patrimonio culinario siciliano, fatto di piatti che nascono nel solco della tradizione di mare e di montagna ma non disdegnano la ricerca e la rivisitazione, all’insegna del gusto e dell’altissima qualità delle materie prime adoperate.
Auguri dunque a tutti gli chef siciliani che con la loro alta “sartorialità” nel modo di fare ristorazione, si impongono con orgoglio, maestria e determinazione nella compagine della grande narrazione gastronomica del Bel Paese.