Nel 2002 la stilista Stacey Bendet crea il marchio “Alice + Olivia”, che subito si impone nel fashion system per il suo innato eclettismo che affascina le donne di tutto il mondo, in particolar modo le attrici hollywoodiane.
Il brand “Alice + Olivia” rispecchia in pieno il romanticismo e la personalità, totalmente fuori dagli schemi, della sua artefice, la sognatrice Stacey, designer di outfit che lei stessa ama indossare, postandoli su Instagram in pose da bambola, identiche a quelle che assumeranno le modelle nelle sessioni fotografiche.
“Alice + Olivia” propone uno stile fiabesco, a tratti dark, fatto di abiti incantati realizzati con chiffon, seta, broccato e velluto, decorati con meravigliosi ricami di pizzo, tempestati da piume, perline e pietre colorate, che evocano ambientazioni fantastiche e personaggi da favola.
Il rosso vermiglio della passione, il blu della notte, il verde dei boschi e il giallo dorato del sole, sono i colori che di gran lunga predominano nella visione onirica di “Alice + Olivia”, fusione perfetta di innocenza e peccato, sulla quale scende un indubbio tocco di magia.
Alti stivali, sandali decorati con fiocchi, décolletés appariscenti o scarpe bicolore rigorosamente maschili, a cui si aggiungono pochette rigide con catene in metallo o bauletti di rettile, completano il quadro da sogno di Stacey Bendet.
Il mood di “Alice + Olivia” è estremamente femminile, rivolto ad una donna che non ha paura di osare, che guarda al futuro con un occhio sempre rivolto alla bellezza del passato, quella della belle époque, di cui la moda della Bendet rievoca le atmosfere e a cui aggiunge un intramontabile flower power in versione ironic chic.
Pattern floreali, patchwork style con frange e applicazioni, e poi i jeans svasati, con ricami fatti a mano e foglie tagliate al laser, nella nuova linea di “denim couture”, che mescola con maestria il mexican style e quello gitano: questo e molto altro è “Alice + Olivia”, una moda ricercata, contemporanea ma assolutamente fantasiosa, per una donna che non dimentica mai la “se stessa” bambina.