Lo scorso 9 settembre, a Giarre, in provincia di Catania, nella cornice da sogno de “Radicepura Garden Festival”, biennale internazionale dedicata al garden design e all’architettura del paesaggio Mediterraneo, hanno sfilato dieci abiti di haute couture dell’atelierAlberta Florence”, firmati dalla giovane stilista toscana, Giulia Mondolfi.

Giulia, classe 1986, si laurea in Architettura a Milano e si specializza poi in Architettura del paesaggio all’Università di Firenze. Nel 2014, fonda “Alberta Florence Interior Design ad Exclusive Clothing”, un atelier di abiti interamente confezionati a mano, grazie al quale riesce a coniugare tutte le sue grandi passioni: la moda, l’architettura e l’arte.

Le creazioni che la Mondolfi porta in passerella sono abiti-manifesto del fascino e della bellezza dei giardini mediterranei, ed attingono a piene mani dalla tavolozza cromatica della natura; ecco dunque il rosa, l’ocra e il verde acqua inseguirsi tra le linee cariche di fascino e di sinuosità, che rimandano a forme organiche.

Una collezione in cui le suggestioni paesaggistiche sono lampanti e vivo è il dialogare tra arte, architettura e moda, in un abbraccio simbiotico che omaggia i tesori botanici della Sicilia e del Mediterraneo tutto.

La seta, il lino, e poi ancora le stoffe intarsiate e ricamate, sono la firma di questa giovane stilista che ha saputo tradurre in arte la bellezza di grandi designer e architetti paesaggisti creatori dei giardini del Radicepura.

Gli abiti si declinano, infatti, sulla struttura di ogni singolo giardino, raccontandolo con estro personale. Ecco dunque che il giardino del designer inglese, James BassonsArethusa and Alpheus” diventa un abito “omaggio” alla pianta del papiro; oppure “Identità Mediterranea”, progetto degli studenti dell’Università di Bologna, che raccoglie tante specie di piante del Mediterraneo appunto, si tramuta in un abito nel quale un grande fiore stilizzato narra della natura sostanziale delle nostre origini.

Un emozionante viaggio nella magia della natura che si fa interprete del desiderio recondito di ritorno al bello, nella sua accezione più vera, scevra da qualunque sovrastruttura: questo ci regalano le creazione di Giulia Mondolfi.