Da studente all’Accademia delle Belle Arti a stilista raffinato: questa l’evoluzione artistica di Azzedine Alaïa, designer tunisino, classe 1940.
Dopo aver terminato gli studi superiori nella sua città, Azzedine avvia notevoli collaborazioni nel mondo della moda, da Guy Laroche a Christian Dior, fino ad ottenere la definitiva consacrazione con Thierry Mugler, tanto da decidere di aprire un proprio atelier sul finire degli anni ‘70.
Le creazioni di Alaïa sembrano avvolgere il corpo della donna in maniera impalpabile.
Il peso e la gravità non esistono per lui, il quale realizza capolavori geometricamente perfetti dal punto di vista del taglio, che enfatizzano, in maniera scultorea, linee e forme femminili, esaltate dai colori e le luci di ogni singolo tessuto.
I modelli di Azzedine parlano un linguaggio nuovo nel mondo dell’haute couture, poiché lo stilista segue personalmente ogni fase del processo creativo, mettendo in campo tutta il proprio bagaglio culturale.
I tagli laser con effetto 3d, i colori nero, cipria e bianco, che la fanno da padroni sull’intera gamma di tonalità possibili, l’uso delle zip: questi i suoi punti di forza.
Azzedine Alaïa è il couturier per eccellenza, colui che autonomamente elabora e realizza un abito dal nulla, proprio come uno scultore estrae, con sapienza, la statua dalla fissità del marmo.
Alaïa è indubbiamente un artista di notevoli proporzioni, assai stimato nel fashion system ma certamente non popolarissimo come la maggior parte dei suoi colleghi.
Eppure, nonostante la poca pubblicità, la fascinazione che i suoi abiti hanno sempre suscitato nel mondo femminile è unica, perché Alaïa ha a cuore la qualità del capo e soprattutto lo stile della donna che indosserà quest’ultimo.
Tante sono le celebrità che hanno subito l’incanto della sua moda, una su tutte l’immensa Greta Garbo, per la quale confezionò un paio di pantaloni, un pull di jersey e un cappotto di taglio maschile, divenuti veri e propri “must” per chi ama il suo stile così intimamente femminile.
E poi le dive del cinema e della musica, da Liz Tylor a Madonna, fino alle più recenti Lady Gaga e Rihanna.
Anche Michelle Obama, che scoprì i suoi vestiti in una boutique di Chicago, in alcune occasioni ufficiali ha scelto di vestire Alaïa, perché questi sa davvero disegnare per il corpo delle donne, per esaltarne l’armonia.
Creazioni, quelle del designer tunisino, dalla forte personalità, dotati di un perfetto mix di proporzioni, di manifattura e innegabile gusto.