“La qualità resterà per molto tempo dopo che ci si sarà scordati del prezzo” recitava il celebre slogan di una campagna pubblicitaria firmata Gucci e mai affermazione fu più esatta, visto che, dopo novant’anni di successi e vicende alterne, la maison è ancora sinonimo di bellezza, lusso e qualità nel campo della moda mondiale.
La storia della Casa Gucci comincia nel 1921 a Firenze, ad opera di Guccio Gucci, artigiano pellettiere e da quel momento è un crescendo di successi che innalzano il marchio fin sull’Olimpo del fashion system.
Sin dagli esordi, Gucci ama la tradizione artigiana tipica del territorio fiorentino e si rivolge ad una clientela dal palato raffinato ed estremante esigente.
Nel 1938 Gucci apre una boutique a Roma, in via Condotti e poi a New York e diviene in pochi anni l’emblema della moda femminile e maschile, riconoscibile anche per il simbolo costituito dal nastrino verde/rosso/verde che riproduce la cinghia di una sella di cavallo, essendo Guccio Gucci un appassionato di equitazione.
Proprio gli articoli da equitazione, come la staffa e il morsetto, diventano negli anni cinquanta elementi iconici della moda Gucci, così come i guanti, le cinture e le valigie che accompagnano i viaggi delle donne del bel mondo.
Inizia così il rapporto viscerale tra la maison e il jet set internazionale, grazie soprattutto a alla “Jackie O”, la borsa a tracolla con chiusura a morsetto indossata da Jackie Kennedy e alla borsa unisex “Hobo” di cui si fregiano Elisabeth Taylor e Samuel Beckett.
A metà degli anni sessanta fa la sua comparsa il logo con la famosa “doppia G” che unisce le iniziali del nome e del cognome del fondatore, Guccio Gucci.
Il prêt-à-porter arriva negli anni settanta, con camice di seta e soprabiti in rettile, che diventano i capi must della maison.
Due sono i creativi che nel corso dei decenni hanno fatto volare alto il nome Gucci nel mondo: Tom Ford e Frida Giannini.
Ford ne diventa direttore artistico negli anni novanta, portando in auge i tacchi a spillo, gli abiti in jersey di seta con inserti a vista e dettagli in metallo, che fanno della moda Gucci la regina del glamour internazionale.
La Giannini debutta invece nel 2006 con una collezione ispirata all’oro, abiti dal sapore rock con cinturoni a vista, femminili e “hippy de luxe”: bellezza e gusto estremi.
Oggi il nuovo direttore artistico è Alessandro Michele, giovane designer che per tanto tempo è stato braccio destro della Giannini.
Alessandro Michele possiede una visione contemporanea del marchio, e amalgama gli stili, fondendo in un percorso complementare, l’universo maschile e quello femminile.
Oggi, a Firenze, esiste il museo Gucci dove è possibile ammirare rarissime collezioni dal 1920 ad oggi.
Bellezza e qualità, lusso e amore per la tradizione artigianale italiana, sono le caratteristiche intrinseche del marchio Gucci, che non smette mai di stupire con la sua classe intramontabile che ha costruito la storia della moda contemporanea.